Paolo Costa - Dell'arte poetica

46 SERMONE Il campo de' poeti: il guardo tieni Alla natura , e la -vedrai feconda Di mille fior non tocchi , e se tu scegli Il ver, che sparso in lei si trova, un finto Figurerai maraviglioso , e novo , Pur che a quel ver non guardi che si mostra ..1. \.ll' intelletto , e si nasconde al senso. Non dirai che del mar gli azzurri can1pi V olgansi al sole immoto , ma che sorge Dal mare il sole , e che nel mar si tuffa. Quale agli occhi si mostra la natura Tal sia dipinta : poeti , e pittori Una legge governa. Il tuo subbietto Da istoria non remota , e non vicina Assumerai , perocchè la remota Costumi ed usi ne dimostra , e riti Troppo dai nostri discordanti , e quindi Oggi al lettor noiosi ; la recente , Che da materia accomodata agli usi Del tempo in che viviam, poca licenza Di fingere ci lascia. Se la guerra , Onde cotanto piansero le madri Al secol nostro , narrerai diversa Troppo da quella che sta fissa in mente Di chi la vide, e ad altri la ricorda , Dormirà il tuo poema audace e falso , Degli scaffali polveroso ingombro. Ma se istoria torrai remota alquanto ,

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