Paolo Costa - Dell'arte poetica

/ QUARTO 43 E vero ci parrà se ne farai Autrici le invisibili potenze, Che arbitre d'ogni cosa il mondo crede. Fende coll'asta il re dei venti il monte , E fuor dall'antro sbucano fremendo E Noto , ed Euro , ed Affrico possente Di nembi e di procelle ; il mar che rugge lnn~lza al cielo i flutti , abbatte è sperde L' iliache navi ; ma dell'imo fondo Alza il capo Nettuno e i venti sgrida: D.ileguansi le nubi, appare il sole, E' dolcemente il Dio pei campi azzurri Sul cocchio velocissimo volando Appiana i flutti. Udì maravigliando Questi racconti Roma , che i suoi Dei Credeva onnipossenti : la noYella Italia pur maravigliò veggendo Sorger boschi incantati , aurei palagi ; Pugnar mostri e giganti , andar per l ' aria Destrieri alati , e parlar mirti , e lauri : Tanta possanza agi' infernali spirti Diedero i padri nostri : i lor nipoti , Vinto per la ragion l' antico errore , Credon nel solo Iddio l' onnipotenza. Guardati dunque di cantar portenti Dalla moderna opin!on lontani. -- L'alto ingegno, che a noi l'ira d'Achille Cantava in aureo verso, alzò sdegnosa (3)

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