Paolo Costa - Dell'arte poetica

42 SERMONE La forza che le genti aiuti e guidi A più civil costume. Il cieco antico ( 2) Notò dei regi le discordie , e voce Mosse possente a risvegliar ne' petti Desio di pace. Il gran Pastor di Manto Vide d' Enea la tralignata stirpe Bramosa invan di libertà ( che ha vita Sol dove alligna la virtude ) e volse Gli animi ai riti sacri, alle circensi Pompe, all' arti di pace , onde abhorrita Fosse l' ira crude l che di fraterno Sangue i campi bruttò d' Emazia e d' Emo. Segui il felice esempio , e dall ' istoria Prendi ]' evento ai tuoi disegni acconcio: Non lo fingere intero , chè ne avresti La taccia di bugiardo. Esser non puote Che un fatto illustre , o grave ai regni o lieto Sia alle genti nascosto, e a te sol noto. L' aspetto abbia del ver tutto che fingi; Chè dal falso non sorgono gli affanni , Non sorgono i timori e ]e speranze , Le allegrezze , e i desir d' opre onorate. Il fingere ti è forza , chè la gente Non si diletta al nudo ver , ma corre Là dove è maraviglia. Opra divina Sarà la tua se alF uom porrai dinanzi Evento che le forze di natura Ecceda , e nullamen vero ne paia :

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==