Paolo Costa - Dell'arte poetica

36 NOTE AL SERMONE TERZO. ( 1) Quest' effetto produsse una Tr~gedia dello Schiller. {2) Orazio, Satire. (3) Molti sono oggi, i quali pensano che il tempo delle azioni nelle Tragedie e nelle Commedie possa essere di piu giorni senza che le favole perdano di verisimiglìanza e di bellezza. Altri alLJ> incontro hanno questa sentenza per temeraria, con1e queJla che si oppone all'uso di molti secoli e ad un cannoe d' Aristotile. Dall'una e (lall'altra parte stanno uomini di grande autorità, ondechè, rimanendo indecisa la controversia, sarà dato biasinlo a me perchè mi sono opposto aUa regola che restringe 1· azione alle ve n ti quattro ore o a poco più; per lo che veggo essern1i necessario l'accennare in questa nota le ragioni sulle quali 1a mia opinione è fondata. Comincierò dal compilare le t:ose, che nell'esposizione della Poetica d' Aristotile dice il Metastasio, e con queste mi farò la strada a stahili re che se non si può prescrivere un determinato limite al ten1po delle azioni teatrali, si puo almeno dare una regola che a~cenni un terrrline, comechè indeterminato, oltrepassando il quale, la fa\'ola diventerebbe viziosa e deforme. - La Tragedia si sforza, quant' è possibile, di restringere il tempo della sua azione in un giro di sole o variarlo di poco. - Così Aristotile. Il Metastasio osserva che Aristotile non ha n1ai parlato così chiaro come in questo luogo. E pure

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