Paolo Costa - Dell'arte poetica

30 SERMONE Fur visti appena , e classico poeta V noi esser salutato. Uno , egli grida , Dell' azlon sia il tempo, ed uno il loco : Biasmo a colui che a molti dì produsse Le sventure di Giulia e di Romeo : All'aure ei grida , chè al Tamigi , all ' Istro, Al Po , alla Senna il popolo richiama Giulia sul palco , e batte palma a palma. Non metter piè sull'orme alLrui: ricorda Che Giove toglie la metà dell' alma A.ll' uom eh~ si fa servo : ardisci , e laudi Avrai , purchè la favola non sia Di più· az.ioni ordita. lo non ti mostro (3) Quale del tempo fia quella misura Che varcar non si può; prendi consiglio DaJia discrezlon della tua mente , E lascia che il Romantico si vanti Di sue follie , che mostri in sulla scena All'alzar della tenda imberbe Anchise E all'atto quinto lui canuto e macro Sugli omeri d'Enea. Se alcune leggi L'uso alle genti impon , l'uso le rompe ; Ma quelle ·di natura eterne stanno , E chi le sprezza ottener può talvolta Breve favor dal1a ventosa plebe , lVIa in Lete affonda. Alla natura inchina ])unque l' ingegno , e pensa che ribelle A lei si fa chi gli uomini dipinge

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