Paolo Costa - Dell'arte poetica

SECONDO Ora così. Qual pena havvi a costui? Il verso che d' infamia e di .vergogna Carco il mandi e deriso appo le genti. Lucilio infra i Latini arma primiero La verità d' .A.rchilQchee saette; Gli umili esalta ed i superbi inchina Coli' aspro verso. Fiacco a quell' asprezza Mescendo il dolce degli urbani m'odi Percuote errori , e vizi....\. lui vien dietro Perseo robusto ~ Giovenal ; c4e il dente D" insanguinar si piace lacerando La fastosa progenie , innanzi a cui Imbianca e trema il volgo. La moderna Italia di satirici poeti Ila glor!oso stuol , ma l'Ariosto Il campo tiene: il Gozzi, almo custode Del bel parlar gentile , appresso l' orme Di Fiacco move , e di un .serto novello Cinge la chioma dell' Italia ingrata ; Dove lascio il Parini, che sull ' _t\dda Alzò il difficil verso che risplende Scevro da rime ? -Nel Parini io veggo , Forse· qui mi dirai, colori e forme Or di lirico , or d' epico poeta , E locato il vorrei fuor della schiera Di qne' , cui duce è il Venosino. Ei segga Solo , e per sempre , poichè seppe ei solo Condurre a lungo l., ironìa; che morse

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