Paolo Costa - Dell'arte poetica

- SF.CONDO Quel giudicio che sa dar ·Menicone Bifolco ? - O Nebulon , questa sentenza Scénde dal fonte delle tue dottrine. 19 D' ogni bell' opra di natura e d' arte _ f?iudice è un sentimento , ma di quello E madre la ragion. Senza decoro Senza proporzi'on ·non vi ha bellezza ; E se a conoscer tanto occhio ed orecchio Fosser possenti , come tu li fai , Sarìa delia beltà giudice il bue - Fosse quel che tu di.' : non veggo quindi Necessità de' tuoi· precetti - Dimmi .Lt\llorquando il Palagi ~ il Bartolini D an mano ali' opre , si consiglian seco Di ciò che irnprendon ? Certo sì - le leggi Seguono dunque che han raccolto in mente Per lunga esperienza - Ei le trovaro - E se apprese le avessero da altrui , Del ricco acquisto lor forse dolenti Anclrehher ? Nebulone , al molto fumo Della dottrina esotica perdesti Il lume della mente. Quelle leggi, Che tu chiami pastoie , son gli avvisi Che diè l'esperienza a cento e cento , Che nell' arti sudar, che la natura Cercaro infaticabili ; son luce A chi cieco non brama alzarsi a 'Volo Per fiaccar poi su duri sassi il · colloo

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