Paolo Costa - Dell'arte poetica

10 SERl\fONE Quindi non avvisa•· che quella vena , Che natura ci diè , sola ne hast.i ; Se ne bastasse , fra le selve ircane , Fra i Cafri ignudi , nell' età di ferro ( Chè a tutte genti è liberai natura ) Vedresti Omeri , Anacreonti , e Fiacchi. Tienti d~que a Sofia , che terra e mare ·E cielo t' ~rirà; ti farà esperto Di ciò che nuoce o giova , e de' costumi Ai laudati poemi alta materia ; Le vie ti additerà che alla felice Meta d eli' arte tua guidan sicure. Non ti esorto però che alle lautezze Di Plato o di Aristotile cotanto Ti abbandoni , che ingrato indi ti sia Della favella il dolce studio: pensa Che le parole senza egregie cose Son vano suon ; che senza le parole .Non appar delle cose il vero aspetto. - Molto può l'arte che aU' ingegno è aggiunta, Ma se durar non sai nelle fatiche,. L'una e l'altro s'accascia. Il sacro verso, » Al quale han posto mano e cielo e terra, Per più anni fè macro il suo poeta. Detta pensatamente , e iungo te1npo F,a che l' opra si giaccia , indi la togli Dallo scaff~:tle, e a mente riposata Rileggila, correggi, aggiungi e taglia \ '

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