La vivandiera di San Martino

48 B1BLIOTECA P A. TRIOTTlèA oattenti a S. Martino contribuendo così ai successi della 3a e 5a divisione. La seconda divisione oltre alle gravi perdite toccate alla brigata Aosta, ebbe ancora l ufrlciale morto, 5 fer1ti, \ f • 16 uomini di truppa uccisi e 56 feriti, oltre ad 8 dispersi: f tra gli ufficiali feriti si trova·cono i maggiori Escoffier · dell.o Stato Maggiore e Parrocchia del 4° reggimento. In tutte le quattro divisioni dell'esercito che presero parte ai vari combattimenti· della giornata si ebbero 49 ufficiali uccisi , 167 feriti; di truppa ucciSI 642 uomini, feriti 3405, dispersi 1258, e così in totale 5525 uomini posti fuori combattimento. • Le perdite furono quindi assai · g·ravi, ma la vittoria anQhe da questo lato rimase ai Piemontesi che acquistarono 5 pezzi d'artiglieria e molti prigionieri. La bravura, intrepidezza e costanza delle truppe piemontesi dall'ufficiale superiore all'ultimo soldato nel re- · spingere i formidabili att-acchi degli Austriaci, nell'assalirli a loro volta e toglier loro le fortissime posizioni che aveano occupato fu tanta Qhe il Re non seppe meglio ·encomiarla che portando all ' ordine del giorno l'intero · esercito. Ai varii ufficiali che più particolarmente si distinsero devonsi aggiungere il generale Gozzani co-' mandante la bx·igata Acqui della 5a divisione che concorse con impeto straordinario all'attacco della sera: il generale Pettinengo che perduto il cavallo caricò a piedi alla testa di pochi uomini: il maggiore di Revel che comandante la brigata d'artiglieria della 3a divisione si segnalò r.ella disposizione delle batterie in posizione arrischiate e sopratutto alla cascina Monata e sull'altipiano conquistato al nemico : fra i corpi che subirono • r

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