I volontari nel Tirolo

.. I volontari nel Tirolo 59 un ridere Chi portava sulle spalle un/ imposta, chi seggiole e panchine da letto, altri smantellavano il pavimento, le travi dell~ pardti, pezzi di soffitto, tavole di ogni dimensione. A un~ cert'or3, di quella casa sventuratissima non rimaneva p iù neanche un nottolino . Le nostrd armi erano in pronto, luci le come specchi: le giberne erano piene di cartucce nuove, le baionette bene affilate. Fummo paH'Jati in rivist.a dal capitano, poi dal maggiore Tanara, e l'uno e l'altro ci raccomandavano sangue freddo, attenzione agli ordini, disciplina nelle tìle, e poi chiudevano con bellissime frasi patriottiche che entusiasmavano e accendev~no gli animi sempre di più. La sera del 20 ci disponemmo a Hdraiarci come meglio ·d poteva attorno a quei gran fuochi, quaqdo una Guida giung-e di gran galoppo ad annunziare che il Qua.rtier . Generale era stato improvvisamente assalit0, e rec.~a l' ordtne che il 5° reggimento, accampato esso pure ne.lle vicinanze di Tiarno, vada a soccorrere e difendere i compagni in pericolo. Fu un urrà di contentez~a in tutt~ le file, e siccome noi del 6.ò reggimento (eravamo sol· tanto un battaglione, vale a dir·e sei compagnie) grida · vamo di volere andare anche noi, la Guida rispose: « Non dubitate, g~ovanotti: domattina c'é pane per tutti, anche se arrivano rinforzi >>. E volò via corhe un fulmine per' dove era venuto. Pasiò a tutti la voglia di dormire; e fra coHoqui animat~ , accare ~zando le più balde speranze, attendemmo con impazienza che spuntasHe il giorno . E il giorno venne : una bel la mttttinata di luglio, con nna b rezzolina fine ·rtue che faceva scintillare H cielo d'un purissimo azzurro, nna d1quelle mattinate sui monti che invogliano alle escursioni piacevoli, alla contempla· zione delle tranquille scene della natura, allo spettacolo del levare del sole che si affaccia di dietro alle più alte cim~ in tutta la splendida maestà della più vivida porpora. Ma cotesti passatempi non erano per noi, 'è la prima cosa che ci occorse al pensiero fu que8ta: che le prov- -vigioni a secco (pane e formaggio) erano basj~e fino dalla mattina antecedente, e che b:sognava non rinnovare Ja brutta astinenza de t giorno sedici. Questa volta però l'ammnistrazione fu assai previdente, e r on grida di giubilo salutammo. alc~ni sacchi . di farina di granturco allora allora arrtvati, e che c1 pare- .

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