I volontari nel Tirolo

., 60 Biblioteca Patriottica l l vano a iutti come piovuti dal cielo. Addosso dunque a ravvivar e i fuochi semispenti, a empire d·acqua le caldaie, a preparar nuove legna per t'are più vigorosa Ja fia:cma. Già l'acqua cominciava a spiccare H bollore; e ~ i ran cieri, armati di mattar,~lli, si disponev~no a buttar giù la farina e a manipolar la polenta mentre noi facevamo cerchio d'attorno, schiamazzando come i mOiieHi di Firenze quando assistono alla cottura della pattona nelle botteghe dei buzzurri; ma tutto ad un tratto, pè, pé,pè; p è, p~, p è; la tromba suona a raccolta, e con un certo tuono ella non ammetteva indugi. « Ci siamo! ·» gridarono tutti dolentissimi del fatale contrattempo. Pure corsero a pjgliare il fucile, a .mettersi in rango con una sollecitudine come fossero soldati vecchi e disciplinati. La speranza del fuoco ~endeva :meno amara la disdetta. · 1 di dover lasciare l'appetitosa colazione. « Se la colazione ci m~nca, avremo il desinare a Riva » dicevano i rancieri buttando via i mestoli e impugnando il fucile. Con questa lieta prospettiva traveraammo il . p.aese, e infi .. lammo la via che ci doveva condurrP, in faccia al nemico.. La strada era assai larga e pian1ssima ; incassata, al solito, fra due catene di monti d'una variet.à e d'una bellezza straordinaria, perchè a tutti gli sv,olti della via: li ·vedevamo mutar faccia e contorni, e ora apparivano tagliati a picco con le creste ·elevatissìme sn nel cielo, ora · si spezzayano in poggi di meno aspro declivio, qua e là coltivati, con belle casette aguzze e con certe chi esine 1 bianche e leggiadre, che .rompevano gr·adevolmente la solitudine della queta campagna. Da un' apertura angusta fr•a due colline si vedeva uno strappo di cielo d'un azzurro più carico, e una .fettuccia del lago di Garda. Distanti un paio di chilometri dal campo, incomin.. ciammo a sentire le fucilate. Corse un mQrmorio tu~. 1e file, e quasi istintivamente, senza che nessuno ·lo comandasse, affrettammo il passo. Qu~lli che avevano fatto a miccino eon le provvisioni levavano dal saccapane una galletta, e rosicchian,dola dicevano di aver già provato che gusto era H Lattersi a digiuno. Al.tri cavavano un pugno di cartucce dalla giberaa, e le disponevano in fila ' ~ nella rimboccatura della coper ta per averle subito pronte sotto la mano. Altri poì, per incuorare 1 compagni / e per fare anche animo a sè stessi, 1ntuonavano una can- . ZOI\e, , e chi ne . aveva voglia rispondeva i:n ~oro. ' • ' .. . .

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