I volontari nel Tirolo

50 Biblioteca Patr-iottica Della nostra co rnpagnia fu ucciso anche il ranciere,- un buon pasticcione romano, che sapea cuocere discretamente una zuppa. Aveva 11n intercalare suo prediletto, perchè in ogni periodo ci metteva sempre la parola, Ma- . ronna! Attraversando il Chiese ebbe U<•a palla nel petto, cadde rovesciooi all'indietro, e lo sentimmo gridare questeparole: « Maronna, son morto! >> Il povure~to era morto davvero (l). Sdraiati in ter1·a dormimmo forse tre ore, sognando cannonate, tedeschi e prdcipizi. Fummo destati di soprassalt-o da un colpo di fucìle. OgRuno corre ai fas·ci .gridando: « I tedeschi! I tedeschi! » l'\ emrrianco per sogno. Un balordo di garibaldino s'era addormentato col fucile fra le gambe Ja.sciandovì il cane alzato, e a un movimento che fece la botta sparò: per fo1·tuna non colse nessuno. Di cotesti scangèi ne succedevano spessò, e talvolta q11alcuno rimaneva colpito. Destandomi avevo sentito ùn gran fr-edd'o alla testa. M1 accorsi che m'era stato rubato il ber·retto, e bestemmiando cominciai a gridare che ell'era una porcheria, l (l) Una sola rettificazione, 1nan mano che le Memorie si pubblicavano, pervenne alla Direzione della Ga.zzetta del Popolo. E cote~ta rettificazione rista1npo qui in t ota, lietissimo che quel bravo ranciere possa fino alla più tarda vecchie~za ripetere il suo favorito intercalare. << Pregiatissimo signor Direttore della Gazz~tta del Popolo ai Firenze. « Giorni sono, in un numtlro del suo accreditato giornale, nel-. « l'articolo Memorie di un Garibaldino pubblicat~ in Appendice, « si dava. per morto nel fatt,o dJ Cimeg·o il ranc~ere della 24.ma « corr.. pag·niil. del 6. rfggimento, un Romano eh~ aveva p~r inter- « calare Maronna! e che anche, colto dal piombo nemico, spi- « rava ripetendo Maronna! Che- quel tale usasse di cotesti) modo « rh · rlire è vero, è possibile che l'abbia ripetuto quando venne « colpito; ma che lo replicasse morendo non è vero punto; e glielo « poç;so assicurare perchè sono io, e sto sano e fresco, e non penso « neppn,. per idea d'andare a ingrHssare i . cavoli. Fui bensì ferito « ne' petto e nel pollice d'un pie,de, e rimasi prigioniero. « La preg·o rettificare tale errO:t:f, e mi firmo « Suo devotissimo « N reco LA F ARES. » ' t

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