I volontari nel Tirolo

r l • 16 Bibliateca Patriottica ~Io colonnello, e mi t enni la ri spost a per una migliot .. OCCf.-t SlOn€L ·Fu in quell a notte, s ' io non erro, che m i t occò ìi servizio degJi a,vamposti ad alcuni poggt lont~ni-, dove St a rriva" a passa ndo da certi burroni scoscesi, in vicinanza di cascate d'acqua magnifi che , che t1pumegg tando anda - vano ad infcanger si sopra gli scogli giù bassi. Veduti .. quelli incant,evoli orizzonti nel primo imbruuir della, sera , coni nn cielo tutto r oss o pel Sttteno tramonto , eun qu-ella placida quiete che sue-cede nell r:t · .ca.rnpagna a i r ri.mori del giorno, e con. le squille dell e c'hi ,~ sette 1on1~ane che suonano l'Avemaria, è nn t ale sp F.~ ttacoJo cl' e non s i dims nt ica più. Volgevan1o l'oc :Jh 'o da una p arte, e si vedt:.va elevarsi c n al tissimo po~gio, ìnco r· c- nato di a lberi fitti e m,essi in fi Ja, con, i rami intr ecciati per n1odo, da somigti'are a un gj gantf~ sco òe,.gd, pl'epar&to da'Il a industri osa mano d'un fl iardiniere. 0 1\ nn'a lt1·a p t1r te si ve- .devano grandi praterie di gradanti in dolcissimo pendio a l basso, poi la più alta colli nR dove stavamo noi, e d'pnd~ scorgevamo ccn un nostro cannocchia let t o De· senzano e. Peschiera·, e i colli famo si di Solferino e di San Martino. , . . Passammo la notte senza incidenti. Il m.attino di poi fui chiamato dal mio tenente, il quale disse che faceva. assegnamento sopra di me , stn dio~lo delle matematiche e dell'architettura , per u:na spedizione p~rigliosa sullà r 1va del lago, dove bisognava misurare alcune distanze e .riconoscer e certe posizioni. Aggiunse che lln altro mio compagno era g.ià pronto · per venire con me. Quel tenente era un bravissimo uomo, e al fuoco, come , mi ac_.·orsi pifl tardi, ci sape.va ·stare. Ma · non sapeva stare al fìascQ, e ogni poco che bevesse diventava subito mezzo brHlo. Alcun1 jndiscipllnati della ·compagnia gli av~vano messo nome Be?~~ebe. All' invit.o fattomi, dissi. dentro di me: Dio ce ·la mandi buona! . for·tunatamento andiamo vicini all'acqua. .. Per ingan·11are la vigilanza austrjaca, ci .. spogliammo dell'abito rosso, deponemmo i berre tti, e c' jneam·minammo tutt' e trJ con la camicia bianca · ,fuort deJ pant{lJoni ed in zuùca, come tre bifolehi montanini. Ad ogni buon rlne avevo preso con me una certa pi titola com.prata a Bt~escia. Saltammo rigagnoli, siepi e macchioni, entrammo

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