I volontari nel Tirolo

l volontari ?~el Tirolo 15 Fu per moltissimi un vero colpo di fulmine~ giacchè interpretando in Renso larghissimo la mass .ma. ehe il volontario deve essere armato e fornito alla Jeggera, avevano pen~ato bt·ne di vendere a que' paesaJJj, per p( chi so di, Je mutande e le camicie di munizione. Come fare adunque pee cansare una solenne p31 t a ccia? -Un' 1dea lum-inosa mi traversò per la mente, chiamai atto' no a me gli amici, e la comun ,cai loro .' La mia idea, come tntte le idf e grandi, Pra semplicisHima. Pr-oponevo cioè che la biancheria non venduta. si disti ihuisse tutta a!la prima. tila, perchè man m~no che il colonn~llo pas- ~ava. fos~e buttata dietro a11a seconda filt~, e .figurasse due volte come le comparse del palcoscenicr). La proposta fu accolta ('OD entu~iasmo, si passò par·ola aJJ~ compa- ~n : e, e 1.utte l'accettarono, contentissime di poter vende r·e lncciole per lanterne all'·ineomodo visitatore. Ven ne di li a poco 11 colonnello, e ,.ruardava minutamente a ogni cosa. Approvava col capo se gli pareva che i l mHite fosse provvisto di tutto ; ~e poi trovava che una del1e camicie fosse bucherellata, che ad una ghet.ta mancosse un bottone, che un fu cd e avesse qualche macchia di rng-g1ne, facea Junghi sproloqui sopra i doveri deJ soldato. Intanto ognuno dei visitati, ·non parendo suo fatto, pigliava destramente mutande e c·amicie e le gettava al compaguo che stava dietro. Dovevamo fare g andi sforzi per· non ride1~e. tanto ci divertiva la ingenuità del colonnello. Quando egli fu in faccia a n1e aggrottò tanto di sopracdglia, perchè invece della borraccia di munizione dov~ si conserva l'acqua, io m'era procacciato una bella fias ~ ~hetta di vetro. 1': R voi (disse il colonnello) che cosa a vflte fat,to de! l <t vostra borr·accia? » Quel voi troppo soldatesco m i ft>ce R3ltaJ·e la mosca al naio, e risposi: « Oh bella! l'ho ~ett.:1ta n~i campi, peretJè l'acqua 1entro ci dì ventava catr.i va. O st.i a a vedere che... » Ma il colon· nello m' int .- rrnppe, e dando uu passo addi.etro e incroclando le braccia al petto come Napoleone pr1mo (scusatemi il paragoce), replicò in tuono grave e s.evero: «E che cosa dir·ò 10 al Go-verno, quando mt domanderà conto della vostra bor·r·accia 1 » - « Eh via! (volli rispondere) il Governo avt·à altre cose a cui pensare, e poi l~i gli ba ti a dire quello che vuole. >> A vevo pensato di aggiunge~·e: il Governo non ti domanderà conto dell~ mia borraccia, ma di t~nte minchionerie fatte ! Egli era però sempre il

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