I volontari nel Tirolo

14 Biblioteca Patriottica l Il[. f PREPAR,ATIVI. Si diceva 1mminente la partenza nostra per ' il Tirolo, la terra promessa dei Volontari, dacchè i poetici sbarchi nella Dalmazia e nell' !stria se n'erano iti in fumo come tant'altre illusionì. Gli ufficiali non rifinivano dal racco · mandarci che in quei pochissimi giorni 'Che rimanevano, si procurasse di a"er pulite le ar1mi e pronteJa far· fuoco~ dì esercitarsi anche da per noi . al bersaglio. Ma a dire il vero, in que' nostri fucilt nessuno aveva fiducia. e credevamo jn perfettisslma buona fede che le promes~e f~tteci da varii giorni, che sarebbero arrivate ~asse e cas~e di carabine di precisione, ci verrebbero mantenute. Le ca1·abine non le avemmo mai , .e que' nost1•i arnesaèci che chiamavano fucili, non furono, io credo, l'ultima cagione dei meschini successi. Era destinato che tutto congiurasse ai nostri danni: la supina incapacità dei colonnelli, la nessuna pratica militare negli ufficiali (salvo alcune onorevoli eccezioni)) l'armamPnto pessimo, la mancanza d'istruzione nelle compagnie, la proditoria amministraz,one delle società incaricate di provvedere 1 viveri, e sopratutto quella stella per versa. phe dal 24 d1 giugno fino al a conc-lusJone della pace accumu ò sulla. pover<-\ Italia tanta sequela di guai do!oros1. ~ Pochi g-iorni innanzi di partire da San Felice, viene l'ordine a bruciapelo di prepararsi ad una grande rivista che il colon1•ello avrebbe passata dopo un'ora, e guai ai garibal<flni che non potessero mostrare tutti gli oggetti avu '" i, guai se delle cose che nen avevano più," non sapessero ·rendere esatto· conto! A far più agevole la inve· · stigazione, ci fu detto che le compagnie si schierassero sopra due grandi file, distanti l'una dall'altra, e ogni milite i! dossasse il completo armamento, e distendesse in terra tutta la biancheria avuta. .. ;

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