I volontari nel Tirolo

12 Biblioteca Patriottica non profetavano le vicine e splendide vittoriè; bensì ricorda vano la t r eccia bionda della dama abbandonata nel pianto, le care consuetudini della vita paesana, lo di che han detto ai ·dolci amici add1o. E oggi giorno ne passava uno, e correvano nel campo voci di pace prossima e di ~lleaoze mostruose per combattere la Pruss ra che vinceva. Ventimila francesi, -si • dava perfino il num~ro - erano arrivati a Brescia per collegarsi con i soldati dell'esercito; sarebbero i ti tutti in Germanj a, ma Napoleone, prima d'ogni altra cosa, voleva si rimandassero a. casa i volontari, perchè non gli è riuscito ma] d1gerirli. Alcuni rlmauevano increduli, altri se la pigliavano rol Bonaparte, alcuni altri poi, zitti e cheti, se L, svignavano Sf·nza domandare il congeJo, il quale era anche, senza troppe difficoltà, accordato a chi lo chiedeva. Ma a un tratt<> una sera, dopo fatto l'appello, il foriere lesse un ordine del giorno, nel quale era 'detto che i volontari s' erano battuti accanitamente, che ne erano anche morti., e che Garibaldi era rimasto leggermeJ;lte ferito. Parve che una scintilla elettrica percorresse le file. 'rutti ci ci affollammo addosso al foriere, tutti volevamo leggere quelle .parole, e scoppiarono in tutto il campo applausi ft·agorosi, quautnnque amaramente ci dolesse della ferita del Generale. Le prime· notiEle erano un po' confuse, ma la mattina dipoi giunsero alcune guide, e raccontarono la battaglia . corobattutasi a Monte Suello e Bagolino. I nostri avevano occupato alcune bnone posizioni coll'intendimento di avan· zare nella notte, e sorprendere all'alba i tirolesi cbe erano a breve distanza. Ma il nemico prevenne la mossa, e profittando della confusione sorta nel campo garibaldino ~er un temporale che era scoppiato, presero essi - l'offensiva. Le guide raccontavano che i volontari ~'erano portati bene, in rspecie tre compagnie del primo reggimento. Alla testa delle colonne, montato sul suo cavallo, stava il generale Gar ibaldi, e la presenza sua pareva a tatti un'arra di vittoria. Ma gli austriaci tirav&oo da lontano con le loro famose carabine, e quando Garibaldi comandò alle colonne di spinprsi innanzi a baionetta, spianata, una palla lo arrivò e lo colpì nella coscia. Cadde in terra ma si rialzò all'istante, ripetè il comando, e (~ prime colonne che già piegavano, riuscirono a l'annodarsi, si avanzarono, e 11 nemico non osò più molestarle: talchè le posizioni rimasero ai nostri.

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