Memorie di un garibaldino

, \ Memorie di un Garibaldino 61 ghe marcie si riducevano alla sera stìnitj, e cadevano giù immersi in un sonno profondo! Venivano presi di mira, e nel più fitto della notte i loro saccapani e le lol_"O bisaccie si alleggerivano di tuttj gli oggetti cbe potessero ·valere qualcosa. Ora l'ur..o, ora l'altro destandosi si rammaricavanù che gli fosse stato portato via l'orologio, un gruppetto di denari, oggetti di biancher ia, qualunque co:3a a ctli fossero affezionati. Perfino i vaglia oostali non riscossi sparivano dalle tas che, perfino i francobolli, perfino gli anelli dal dito. A un povero giovane della mia compagnia, mentre dormiva la grossa, osarono perfino levare dai polsini della camicia un bel paio di gemelli. Io ci sono rimasto tre o quattro volte, e credo che per parte mia un centinaio di franchi s1eno andati in tasca. di ladrì. Che potevamo farci~ Si andava a protestare dai superiori, ci promettevano accurate indagini; ma poi un ordine di marcia, un pericolo che si annunziava vicino, nnovi tumulti e nuove ladronaie, facevano dimenticare la nostra disgrazia Io non lo dico per vantazione; ma se rimanemmo costanti fino alla fine, fedeli alla promessa che avevamo fatta di combattere lo straniero, è merito della, nostra buona ..,rolontà che non venne mai meno, malgrado tante cagioni di malcontento e tanto sdegno giustissimò contro quei ribaldi, che ci sparivano dagli occhi tutte le volte che bisognava attaccare il fuoco, e che ora forse si pavoneggiano nei loro paesi, impastocchiando la gente con le descrizioni mentite di quelle imprese a cui non presero parte. I giorni intanto passavano senza incidenti note" oli , e di quando in quando toccava a tut ti il faticoso servizio deglt avampo ~ti Erano poche le notti ln cui le grida della sentinella non dessero l'allarme a tutto il picchetto, perchè man n1ano che andavamo innanzi verso ·il confine trentina, diminuivamo la distanza fra noi ed i ne~ miei, e le probabilità d'un attacco , d'un'imboscata·, di una sorpresa qual nnque, ci rendevano aguzze le orecch.. e. ' Io mi r·icordo che in una certa notte ser·ena m'aveano · messo di guardia sull'angolo estremo di un poggetto , con una consegna rigorosissJma, giacchè alcune sp e el'ano venute a ·direi che i ti r ol(lsi tentavano qualche colpo di mano. A dire la ver1tà, io era diventato un po' scettico, pèrchè stando alle relazioni segrete che t utti i giorni V@"' t

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==