Memorie di un garibaldino

56 Btblioteca Patriottica Accettai l'offerta, e di parola in parola eravamo ve· nuti accostandoci e a discorrere un po' di tutto, e di che pat se fossimo, che cosa facessimo a casa, se avevamo portati denari con noi. Diventammo amici, e terminata la guar..dia e nei giornì seguenti ci trovammo spessissimo assieme. Egli era un giovane signore di Civita · vecchia di 22 o 23 anni, di mente colta ed arguta. Fug· gito nascostamente da casa, ebbe a soffrire le persecu· ~ zioni dei gendarrni che lo inseguirono fin sui confini ; venne fino a Bari a proprie spese, trovò chiusi gli arrolamenti, ma entrò di sotterfugio in una compagnia. persuadendo il foriere a metterlo jn nota anche lui. Così, a dispetto del M1 nis~.ro della guerra, potè fare anche lui la eampagna der Tirolo. Una palla gli trapassò il petto nel dì 21 di luglio, e lo trovai quasi moribondo presso l'Ospedale di Tiarno. Ma dopu pochi giorni mi portarono un affettuoso saluto di lui, e una speranza debolissJma di guarigione. Hei tu vivo ancora, o amico carissimo , compa~no indivisibile in tante notti vegliate pattugliando su per i monti 1 Se la pietà e la. scienza dei chirurghi t'hanno salvato dalla morte, e queste mie parole ti vengano in qualunque modo sott'occhio, tu capirai chi sia l'autore delle Memorie, e mi vorrai man· dare una tua parola d'affetto, mi vorrai dire se quella tua cara madre sopravvjsse al dolore di saperti fuggito e poi malmenato dagli austriaci. xv. GLI ACCAMPAMENTI. Quando, mutato il picchetto di guardia agli avamposti, rientrammo nell'accampamento, i garibaldini erano tutti in moto. Si rompe vano ì fasci dei fucili, si arrotolavano le cope[·te, le trombette chiamavano a raccolta. Dai pogg1 più vicini scendevano g1ù a furia gli aiutanti delJo Htato Maggiore del colonnello, e per tutte le file dove passavano, mandavano questa parola: Le cannoniere ! le cannoniere!

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