Memorie di un garibaldino

Memorie di un Garibaldino · 5 Erano le tre d'una bella mattinata di maggio. Non avevo chiuso occhio in tutta la notte, Il cuore mi batteva, non so bene se di desiderio per la buona riuscita di quella mia prima scappata fuori del nido, o di ram· marico e di dolore per doverla compiere alla chetichella. Le tre dovevano esser l'ora fissata per alzarmi da Letto. Mi vestii in tutta fretta. senza fare il più piccolo r·umore, e apersi la :finestra della camera per non dovere accendere un lume. C'erano ancora nel cielo fitte fitte le stelle, ma illuccichìo s'andava perdendo a poco a poco in quella sfumatura biancastra, che annunzia i prjmi albori d'unà giornata di primavera. Vedevo dinanzi a me, sopra le mura della città, le brune colline di F1esole, il campanile della Cattedrale, la vetta più acuminata di San Francesco. Inviai a quei luoghi, dove per nn mes.e intero me n'er.o andato a diporto, come . per avvezzare le gambe alla fatica del camminare, inviai un saluto silenzioso col cuore, stetti a sentire il cinguettìo degli uccelli che indovinavano l'auro1~a, poi fattomi coraggio ri- r chiusi la finestra, gaardai se la lettera che doveva annunziare la mia risoluzione era al suo posto sul tavo .. lino, e piano piano, in punta di piedi, maledicendo le scarpe che scricchiolavano (erano per l'appunto nuove, e in Bari le regalai a un ragazzotto per pigliare le scarpe di munizione) infilai l'uscio di casa e me lo tirai. quietaméntd dietro di me. , A quel noto rumore dell'uscio, che io solo per fortuna ebbi a sentire, mi assalse un pensiero che non mi era attraversato ancora per la mente. Mi soffermai sulle scale, e mormorai commosso : Ma se non ritornassi più mai ~ ~e questa porta non si riaprisse più per me, e un · bel g1orno qualche gariùaldino S1Jperstite venisse a raccontare alla povera mamma che nella tale battaglia perdè il suo Iigliuolo ~ Sentii qualche cosa che mi tremolava sugli occhi, e, . non so co.me, mi trovai inginocchiato . sull'ultimo scalino. (Me lo perdonino gli spiriti forti : non ave.vo peranco indossata la camicia rossa). Provai il bisogno di domandare perdono per quel dolore che di mia volontà cagi<,navo, e lo chiesi, sinceramente lo dico, con tutta l' clffusione di un'anima, che crede per lo meno nell'amor d'una madre. ; ' ,

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