Memorie di un garibaldino

.. Memorie di ~tn Garibaldino 49 ehio di nobilisHima invidia. Sicchè bisognava che ci mostrassimo degni ò.i quella fid!!cia che pareva avessero in noi, bisognava che sentissimo tutta. la voluttà dei pericoli a cui andavamo incontro. Non si mentisce in quei momenti supremi; quindi io potrei giurare che non era bugiardo l'entusiasmo, col anale, mentre eravamo ancora accalcati nella stazione di Brescia., gridavamo ai nostri capi che affrettassero la partenza; non erano bugiarde quelle voci patriottiche, quelle promesse che ei fac0 vamo gli uni con gli altri di vendicetre in modo clamoi oso la sventura toccata ai pr·odi commilitoni delresçrci1 o. A crescere l'entusiasmo delle schiere garibald1ue contribuì la venuta improvvisa del figlio minore di Ga1ibaldi. Sapendo ch'eravamo indirizzati per il campo, volle salutarci nella stazione, e alla vista di lui un gran viva a Garibaldi echeggiò tra le file. Intanto, giunge il convoglio, entriamo alla r1nfusa nei vagoni, str1ngiamo la mano ai cittadini br·esciani. che si erano riuniti in folla nella stazione, si sente il fischio, il treno romoreggiando si muove, e con un ultimo saluto alla eroica Brescia andiamo dove i fati d'Italia ci chiamano. Oimè! quanti di que' generosi e caldi giovani non dovevano p ·~ ù rivedere la terra ospitale, che nella storia dell' indipendeiJ.za italiana porterà sopra tutte le ctttà lombarde il vanto del p1ù puro e disinteressato patriottismo! L'aria s'era fatta un po' fres ,ca, e il viaggio fu molto più lungo di quello che c'immaginassimo. Io m'ero disteso sul pavimento del vagone, e rivoltatomi nella coperta, fradicia ancora della pioggia della mattina, m'addormentai, sognando colpi di cannone e di fucile, assalti alla baionetta, e tedeschi in fuga. Dormii qualche ora di filo, e nel punto in cui stavo passando da parte a parte un brutto croato, per ricacciargli in g()!la una insolenza colla quale mi aveva apostrofa•o, sentii una ruvida calciata nelle spalle che mi destò soprassalto. . « Ehi dormiglioni! » (gridava il caporale della m1a squadra) << raccogliete i fucili e venit(\ a rango. » M'alzai di bottv, mi accorsi che il treno era fermo, e che si era già fatto sera. Guardai attorno, e ~idi a ~reve distanza? ma ~pr-ofondato )n giù; ua gran b~c1no d acqu.a, che Sl stenàdva a perdi t~ d'oaehio nella 11lent0 os~ur1te. dell~ ti .-~. M,lnor~•-

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