Memorie di un garibaldino

; 48 Biblioteca Patriottica tato snr una barella, e durai molta fatica a persuadermi cbe ero sempre v1"o. Cbe brutto spettacolo è un campo di battagUa quando s'é iìn1to di darcele! I morti destano orro1·e, i feritt fanno pietà, e si vedono dapp6rtutto strisce di sangue, cadaveri deformati, cavalli feriti che nitriscono in un ce:::·to modo che pare cbe piangano,. e poi lanterne che girano, e i medici che vanno a toccare 1 caduti per sentire se respirano ancora, e poi nell'ari~ un odore di camposanto che fa entrare nell'ossa una malinconia birbona. Lo proverete anche voi, giovanotto, chè que~ta volta, credet-e a me, ne tocca un po' a tutti. << Oh noi vi vendicheremo » gridai con un accento sicuro che fece sorridere il soldato. « Domàni ci battiamo senz'altro, e forse questa sera medesima. ~ Vi farò una raccomandazione. Prima di battervi, procura~~e di aver maog1ato qualche boccone. Non sono stati ~oltanto i cannoni austriaci che ci hanno vinto ma il digiuno. Siamo andati alla bal.taglia come quando da ragazzi bi portano in chiesa a comulJicarci, e in tutto il giorno non abb1amo toccato un filo di pane nè ur... sorso d'acqua, e i nostri morivano di sfintmento. Era destinato che si dovesRe perdere l Ma ecco qua i miei compagni. Tornate alla stazione, l giovanotto, e .abbiate più fortuna di me. » Gli strinsi forte la mano, e c1 separammo. • XIII. SUL LAGO DI GARDA. , Bisogna dirlo a onore dei Volontar:: quell'apparizione imp_rovvisa di tanti fer.ìti, quel primo spèttacolo che ci ven1va offerto delle dolorose vicissitudini della guerra, avrebbe potuto fare in noi, nuovi alla v1ta delle batta- ~He, una impressione moJesta da raffreddare fors'anco l'entusiasm J che ci animava. Or bene, fu tutto il contrario. Quei valorosi mutilati non si dolevano per le crudeli ferite .Piuttosto lamentavano di dover così presto abbandonare le file dei combattenti, e ci guardavano con oc-

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