Memorie di un garibaldino

\ ... 44 Biblioteca Patriottica ufficiali, molti dei nostri entrarono in città, e popolarono le trattorie, i caffè, le bettole. Non ci voleva meno d'una gras~a citta lombarda, per isfamare tutte quelle centinaia di giovanotti che avrebbero addentato le cortecce degli alberi. Passammo l:t notte disseminati nelle case dei contadini ... a due miglia da.lla città. Avemmo per letto un morbido e fresco terriccio sparso nelle stanze, e dormimmo tran· quillamente fino alle tre del mattino. Non avevamo al· .. cuna notizia dal campo, nè potevamo indov1nar·e che in cotesta giornata, nella quale noi disputavamo per una magra zuppa, tante altre migliaia di prodi, i nostri confratelli dell'esercito, erano stati mes~i in faccia ai cannoni ausLriaci senza nemmaneo 11 conforto dei tre panini cLe avevamo avuto noi, senza nf.immanco dir loro che andavano a battersi, senza quelle più volga1·1 precauzioni che sarebbero venute in mente all'ultimo dei colonnelli garibaldini. In cotesto giorno memorabile s'era combattuta una grande bat caglia fra il Mincio e l'Adi ge, e il valore dei soldati era. stato vinto dalla insip1enza dei generali, e il nome di Custoza diventava una seconda volta fatale all'Italia, e ia guerra nazionale pigliava subito un Jndirizzo, che dvveva cond.urre la nostra cara patria a passare sotto le forche caudine dell'umiliazione, della vergogna e del ridicolo. Alle tre flella mattina - era il 25 di giugno - ci ponemmo in cammino per tornare alla stazione. Di là, dicevano gli ufficiali, saremmo condotti al fuoco. « Mi par tempo, dissi al mio luogotenente, per~chè noi siamo f1ladici mezzi e un po' di fuoco ci asciugherà. » Infatti l'acqua veniva giù a torrenti, e le coperte che ci eravamo mes~e in capo non bastavano a difenderci. Nella stazione ci dissero che bisognava aspet>tat·e un convoglio di ferai, e avemmo costà le prime e confuse notizie della battagJia. Chi diceva che i nostri avevano vinto, chi invece affermava che erano stati ricacciatt molte miglia indietro con perdite di migliaia e migliaia d'uomini. Chi accusava gli uni e chi gli altri; insomma anche noi portammo H nostro contingente a quella ardentis sima e confusa polemica che si svegliò 1n Italia per la battaglia del 24 di giugno. · Aspettammo .con grande impazienza l'arrivo del con-

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