Memorie di un garibaldino

.. Memorie di un Garibaldino 43 le buone maniere, e vagone per vago.ne, affacciandosi allo sportello, ~i consolò, si congratulò della nostra fermezza, che era per lui un augurio di c·ò che saremmo stati capaci di fare più tardi; disse che delle nostre soffere nze do 'levamo fare olocausto alla patria; che fra due ore sar·emmo arrivati a Brescia. c'he jn cotesto giorno, 24 giugno, l'esercito forse si batteva sul 1Iincio, e che noi pri-ma di buio avremmo provato il battesimo deJ fuoco, avremmo fatto onore al sesto reggimento. « Lei dice bene » saltò su un garibaldino - e vedrà che se si tratta di fare alle fucilate, non saremo noi che rimarremo addietro Ma gli pare a lei una bella cosa che i soldati vadano a batter·si S· nza mangiare? Sono ventiquattr'ore che siam digiuni, e abbiamo in corpo cinquecento miglia. » ' l « Ebbene- rjspose il colonnello- a Brescia troverete da mangiare. Ho già telegrafato che vi prepal~ino una 1 buona e abbondante zuppa. » Tutti noi desideravamo di trovarci faccia a faccia con l gli austriaci, ma io vi confesso che in quel momento il fumo delle fuciiate promesse ci pareva meno geadito del . fumo della ~ignatta dove dove-va cuo cersi la desiderata zuppa. Vagheggiando con la fantasia cotesta prelibata pietanza, dimenticammo il lungo digiuno, le sofferenze del viaggio disastrosissimo, la stanchezza, il sonno, il calore insopportabile~ e intuonammo l'1nno di Garibaldi, che era il l 'iù gran segno del nostro buon umore. NPrlla guerra del sessantasei ho imparato a diffidare delle belle promease fatte per- acquetare i gonzi. Infatti non alle tre do.po mezzogio r·no come ci era stato detto, ben si alle sette pomer1diane arrivammo in Brescia, e della famosissima zuppa non sentimmo nemmanc~o l'odore, ·perchè nessuno aveva mai pensato a cuocerla. I nostri stomachi erano prontissimi a ricevere il desinare 1 e la cena del giorno innanzi, la colazione e il desinare di quel giorno. Or bene, a cotesti quattro pasti fu provveduto çon t.re magri panini distribuiti a ciascun milite, cbe disparvero in un , ftat Per accomodarli bene in ~ul~.o ~ l stomaco, accjocchè non facessero nodo alla gola, c1 dt- ~ str·ibuirono acqua fresca a profusione. ~l Ma la sventura ci aveva ammaestrati, talchè rotte le •· , file non ostante le raccomandazioni e le proteste degli

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