Memorie di un garibaldino

40 Biblioteca Patriottica a Bari pe-r ritrovare la strada ferrata. Il viaggio lo facemmo rapidamente; in Bari potè ognuno procacciarsi la colazione, e dopo una rivis ta del colonnello, dopo uno di quei discorgi con i quali H Nicote ra sapeva tenerci così bene a bocca dolce, ci con d assero diritti diritti alla stazione Il convogUo era preparato, con vagoni di prima, di seconda e di terza c1as8e, e con vagoni da mercanzie. Montammo sù alla rinfusa, e in meno di mezz'ora eravamo tutti allogati. Sonavano le due dopo 1nezzogiorno, le tre locomotive att&ccate al treno parevano impazienti di traspor tarci; si dà il segnale, le macchine fischiano, finalmente si parte. Ma quale viaggio, o miei buoni amici! Da Bari ad Ancona non impiegammo meno di diciannove ore, e furono diciannove ore di supplizio. I primi entrati nt~i vagoni si appo laiarono in terra con le gambe penzoloni fuori deglì sportelli: tutti gli al tri ritti, stivati, pigiati. Nella notte alcuni si addormentavano, e imp.ed1ti di cascar(~ perchè avevano a rtdosso i compagni, traballavano di qua e di là. Alcuni di quelli poi che stavano dormendo spenzolati, perdevano l'equilibrio, e, cadendo miseramente fra le ruote dei vagoni, non avevano tempo d t destarsi che erano già bell'e morti. Il colonnello ci avea promesso una fermata a Foggia per mangiare, ma bisogna credere che tegli avesse con sè le provvigioni, pel'Cllè a Foggia tirammo allegramente innanzi. Le grida dei garibaldini che dicevano: Ferma! ferma 1 bi confondevano col rumore del treno, e stanchi, pesti, sfiniti, durammo diciannove ore con la magra e stentata colazione di Bari. Scendemmo in Ancona la mattina di poi alle cli~cj, e fu un solo grido che uscì da quattromila bocche: Abbiamo fame! abbiamo fame! Ci messero a rango, con ordine espresso ehe non dovevamo muoverei. Fu distribuito del pane, e una piccola forma di cacio per ogni quattro persone. !ila intanto che con la punta della baionetta dividevamo in quattro porzionj il cacio, uno scoppio d'indignazione echeggiò per tutte le file: migliaia e migliaia di bachi popQlavano quelle luride forme. Si ruppero ì r·anghi, e le forme vo· lavano in al'ia, e andavano a cercard il groppone di quelli he ce le avevano distribuite, intantochè con rabbia tct-

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