Memorie di un garibaldino

l ,. Memorie di un Garibaldino 39 Un fragorosissimo applauso copr ì le ultime cadenze dell'ispirat.o cantore, e tutt'e due furono giudicati maestri. N è si smentirono poi, e più valorosi del poeta e cortig1ano Orazio. non buttarono dwtro Je spalle J.o. scudo, ma nel dì 16 l uglio, alla Infausta bat taglia di Condino, lì vidi . ins teme andare i ncontro ai tedeschi, e sparir poi ùon i compagni in mezzo ~J fumo delle fucilate. Furono raccolti cadaveri, ed erano morti veramente da eroi. Tutte le volte ch'io Pipenso a quella bella serata nella caserma di Modugno, sento una lacrima tre·mola rmi negli occhi. x. FAME E STR.A.PAZZ I . Risonava ancora nella vasta caserma l'eco degli ultimi applausi tributati ai Tirtei del reggimen~o, quando i suoni spezzati della trombetta annunziarono la diana. Eravamo tutti in piedi, e ognuno d• noi corse per il proprio armamento. Divisi per compagnie, cia-.chedun forier-e al lume della lanterna fece la chiama, e, cosa non accaduta mai in tanti giorni di guarnigione ing!oriosa, cotesta volta ad ogni nome che il foriere leggeva, una voce rjspondeva di mezzo alle :file: presente! Di quattromila t anti volontari nessuno mancava. La lotizia del partire, Ja certezza che saremmo iti a batterci, la probab1lità di tro- · varsi ·uniti ben pr·esto agli altri nove reggimenti che si dicevano già in faccia al nemico, ci lfletteva ad·iosso una impar.ienza giuhva, che si traduceva in grida patrtottiche, 1n scapacc1oni cbe ci davamo gli uni con gli altri quando gli ufficiali voltavano l'occhio, in b~rzell ette alle spalle di quelli che s'erano lasciati andare un po' troppo a fare amicizia coi barilotti del vino. Era giorno chia1..o, quando freschi e vegeti, con ]e nostre a.rmi lustre, preceduti dalla fanfara garibaldina q.scimmo insalutato·· ospite da Modugno1 e ci avviammo

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