Memorie di un garibaldino

Memorie di ~tn Garibaldino 33 dei pescatori, e tut~o in giro solitudine. Vennero bensì a dirci cbe si tornasse al quartiere, percbè dovevamo in tutta fretta vestire l'asr- isa garibaldtna. Facemmo una corsa, e trovammo infatti accatast ate in caserma Je camicie, i panta loni , i berretti, i Paccapani e le ghette. Fn una ver a confusione per un paio d'ore, la quale cresceva ad ogni moment o per la fretta ehe i no Ì'~tri capi ci raccomandavano. Si vede vano garibaldini in mutan,de correre di su e di giù per agguantare un paio di pantaloni: altri che taroccavano verchè nella ~amicia rossa c'entravano due volte; altri non potendo ottenere di meglio tagliavano tre o quattro dita di panno jn fondo ai pantaloni, e tutti poi addosso ai fo r·ieri che distrl buivano . la roba, e che cercavano invano di mantenere il buon ordine. Sulla strada c'era una frotta di rivenduglio1i, con l'intendimento di accaparrar e le nost re spoglie. Appena avemmo facoltà d'usci re, s' jmprovvisò lì fuod un pubblico incanto. Uno dei nostr1 , mettendosi alla bocca Il pugno, imitava il suono della trombetta come s'usava una volta all'asta, un altro fatti disporre in fiJa i proprietari degli abiti smessi, si faceva consegnare la, roba e la sollevava 1n aria; un terzo poi accenoando via via la .roba in vendita ne magnificava i prf'gi con la voce nasale e uniforme dei banditori pubblici. « Avanti, avanti signori! . ecco un paio di pantaloni d1 casimirra inghilese (saranno stati tessuti dal Pacchiani di Prato) tagliati all'ultima moda e usciti dal primo sarto di Firenze: nove lire: ecco un gianduia di castoro fino, che neanche il prefetto s'è sogn~to mai di portarlo così nuovo: venticinque lire: ecca t re sottovesti e 12 ciarpe di seta di Lione: quattol·- dici lire e cinquanta centesimi: un bel paio di s t1vali cuciti a vapore, set camicie di tela batista, e ancora. degli altri s.tivali: venti lire. Avanti signori: 8purg-hi di magazzino, e tu1.ta roba prelibata: si vende a bassJssimo prezzo per cau~ a di partenza volont aria . » I merc~anti non capivano se ell 'era una scena pt3r burla o fatta sul serio. Fatto s ta che incomjnci~rono davvero le domande ~ le offerte, e dopo un t~ra tira che si pro· lungò per un'ora, dopo uno scambio di bugie, di t radimenti, di male parole, la roba era venduta tutta quan~a, 3 ..,. ,. . ·- .J... .l. emorte.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==