Memorie di un garibaldino

30 Biblioteca Patriottica Firenze al Canto alla Paglia, raccog!ieva la sera un gran numero di garibaldini. PPr la maggior parte toscani, e avvez~i ai vini delicati delle nostre belle colline, sopportavano ma.le la forza di quel vino del me1 zogi orno grosso e gagJjardo, e non passava sera che i più sobrii (permettete che mi metta anch'1o fra cotesti) non dovessero servire di scorta a quegli altri che barcoUavano. Dacchè and~mmo noi in quella bettola, se ne allontanavano i paesani, schivi di venire a contatto con noi, e _ non ci pareva vero. L'affum1cata stanza diventava ogni sera palestra di animate discussioni polttiche ·e quasi direi UrJ. parlamento, perehè v'erano spiccati e salienti i due partiti dei moderati e dei democratici, quantunque tutti fossim~ concordi in questa sentenza, che pareva a noi verità indiscutibile e .assioma di guerra, che cjoè i volontari sono onnipotenti, ché la eamicia rossa val pjù di tutti i eannoni rigati, e che il solo nome d1 Garibaldi doveva mettere in fuga i Corpi d'armata dell'A•1stria Una sera dunque eravamo là come al solito, e in poco meno d'nn'ora avevamo corso per luugo e per largo la Dalmazia e l'Istria, ci eravarmo piantati a cavaliere dei monti del Friuli, e minacciavamo da quella parte Venezia. A un tratto si apersero le impannate dall'osteria, e vedemmo entrare sei o sette paes•cn i col sigaro in bocca, col cappello sulle ventitrè, e con nodosi bastoni in mapo. Quella visita insolita, e il modo di presentarsi e di farsi fac posto ai tavolini, cì rnessero in sospetto che volesse e ser·e una provoeazione (era il giorno seguente alle scena del garibaldino morto), e come per una tacita parola d'ordine, sospendemmo i nostri di scorsi. I nuovi· venuti ordinarono ciascheduno un litro dr v)no, e in quel loro barbaro djaletto cominciarono a discorrere un po' sottovoce e a squadrarci 'in cagne ·~ co. Io mi volli sincerare della verità, e alzandomi dinoccolato dal mio posto e cant j echi ando fra i denti, mi avviai alla porta come per guarda:;:e che tempo faceva. Nel fitto buio buio della strada v1di altri gruppi di paesani, e tutti armati di bastoni come quelli dell'osteria. Non v'e~3: più dubbio. Chiedevano la rivincita del giol'no innanzi . - << E' vttol p iovere » (dissi io di sull'uscio voltandomì a' compagni) e c'è qua 1uori degli altri nuvoloni. Ma avete '

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