Memorie di un garibaldino

.. 28 Bihlioteca Patriottica pre nel mistero, in un paese che noi c'immaginavamo dovesse avere ricordanza del come potè li·berarsi dalla tirannia borbonica nel sessanta, bisogna anche dire che eravamo meritevoli di scusa, se ci andava qualche volta il sangue=alla testa. In ogni modo, il Volontario bisogna pigliarlo com'è. · · vrr. 4A CA.SERMA. - NUOVE SCENA TE. . l l I miei lettori, seppore me ne toccheranno, desiderano forse che io tagli di corto, e venga di filato alle imprese di guerra combattute ~ù nel Tirolo. E' una giusta impa- ' zienza, che agitò noi pure per tutto quel tempo ·che dimorammo nelle provincie meridionali. Ma non credo inutile avere sbozzato in pocLi tocchi il carattere morale di quella accolta di gente, di cui fui anch'io una parte; tanto più che di cotesta opera preparat :ice non so che il giornaLi smo si sia t roppo occupato, mentre dei fatti d'arme piovevano da tutte le paPti corrispondenze e relazioni. Da tutto quello che ebbero a vedere in Bari, i più dei nos tri si formarono un molt o povero concetto del t>atriottismo delle provinciè meJ•idionali, ma io amo credere ~he la nostra disavventura ci portasse ad avere rapporti cou la feccia del popolo, la quale è dappertutto la st.essa; e a onore del vero poi debbo dire, che da cittadini onesti e pas~abilmente colti avemmo qualche dimostrazione di simpatia non mentita Nella vita faticosa ch.e menavamo a Bari, v'erano anche delle ore tranquille, e molte di queste io le passavo sdraiato su certi terrazzi che si aprivano nella parte di dietro ciel convento . Si godeva un colpv d'occhio stupendo. Alla nostra sinistra, e propriamente sugli estremi lembi della piazza, avevamo la città; dinanzi a noi la vasta solitudine d~ll' Adriatico. Albeggiava appena che · io mi trov~va sul terrazzo, per assistqre alla partenza dal port-o delle bar che dei pescatori. Non ricordo d'aver visto una volta sola il mare agitato, o nuvoloso il cielo:

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