Memorie di un garibaldino

16 Biblioteca Patriottica IV. LE PRIME MOLESTIE. • Fra gli augurii e gli applausi di tutta la popolazjone, che s~e1·a riunita alla stazione della ~trada ferrata, noi partimmo da. Ancona poco dopo le due. Ci dissero che avremmo pernottato a Foggia. e la notizia. fu accolta con giubilo, perchè ci sentivamo ancora stanchi del viaggio e del t emporale del giorno innanzi, e percbè non avevamo fatto che un po' di colazione alla mattina. Ma pare che i nostri condottieri mutassero d'avviso lungo la strada , perchè a Foggia il treno continuò senza darsi per )nteso del nostro appetito, e camminò tutta la notte, tino alle nove Elel giorr:o dipoi : una bella tirata di diciannove ore! Quanto parve fat1coso H viaggio, altrettanto fu dilettevole alla vista. La strada, per qua~i tutta quella lunghi s8ima linell , è condotta sulla spiagg:a dell' Adriatico, e il treno è così poco distante dall'acqua, che nei giorni di burrasca le onde bisogna che vengano ad infrangersi contro le ruote dei vagoni. Il mare non si abbandona che una volta sola, quando traversiamo quella lingua di terra che col littorale di Barletta e di Bari forma il golfo di Manfredonia. La spiaggia è deserta, nè altro vi si vede che piccole barche peschereccia allonta:r:tarsi d'un miglio o , due dalla terra, e tornarnù poi c.olla modesta preda che permette a que' poveri abitatori di non morire di f~me. Tanta tranquillità della natura, tanta mancanza di ogni vestigio di civiltà su quelle spiaggie che dovettero un giorno, se non mentisce la storia, essere ravvivate òalle jndustrie e dai commerci, mi fecero pensare a tutte quelle cose che rimaugono a compiersi in Italia quando riavremo ]a pace, quando po ~ tt~emo spendere tutta la nostra attività per le provincie · p1ù belle e p1ù abbandonate della cara patria. Dopo aver traversato Barletta,· la te1ra famosa che "Vide debeUata nella memoranda Disfida l'albagia fran_. c$ito, arrivammo in pocu tempu nella çittà \li Bari. Nei•

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