Memorie di un garibaldino

14: Biblioteca Patriottica del modo col quale siamo stati trattati noi Volontari, del perchè le carabine tante volte promesse non arrivarono mai, e noi rimanemmo per più d'un mese esposti ai colpi. di tiratori famosi, e coprimmo inutilmente dei nostri ca- , daveri le jgnude rocce del Tir•>lo, senza ' poter pigliare mai la rivincita, armati com'eravamo di fucili per r1dere, che bene spesso scaricavamo all'aria. Non d·roentichi n0p pure di chieder conto come mai, mentre si sa cbe il go· verno spendeva a rotta di collo per le provV'igioni della nostra Intendenza, ]e provvjgiuni non arrivavauo mai in tempo, e ci siamo trovati a vivere due giorni con una mezza galletta ammuffita, e in qualche giorno anche siamo stati costretti, per camp~re la .vita, ad entrare fur·tivamente nei poderi e n~lle case, e rubacchiare qualche pu ~ gnello dì farina, o strappar" dalla terra qualche dozzina di patate. La .insipienza dei gene ali è stata fatale all'I· talia, mentre il valore dei soldati era lieta garanzia d i. vittoria; ma a che giova il valore, a che c;)sa avrebbe giovato la Hapienza dei ·capi, quando tutti i servigi delJa amministrazione andavano alla peggio, quando tutto parea congiurasse per~hè la !lostra impresa avesse quell'esito che gl'[tahani amaramente deplorano? Io lo ripeto qui: non scr1vo un romanzo, bensì racconto cose di cui migliaia di compagni po3sono fare testimoniaoza. Se raccontandole potessi sperare· che ttn· qualche frutto o prima o poi se n'abb ia a raccogliere, sarò pago di averle dette, sarò lietissimo d'aver•e a "uto il coraggio di dirle . Ma ripi gliamo il filo del nostro racconto. · Tornati in Ancona ci apparecchiammo per la partenza, dacché ci t vevano detto che bisognava andarcene di buon mattino. Ma fu spiccato un contr'ord1ne, che ci fece stare in Ancona fino a1le due dopo mezzogiorno. Quei buoni abitanti erano lietissimi della nostra presenza, e di0evano cbe tanta nllegria non s'era più vista dal sess~nta in poi, quando furono ltberati dape orde del Papa. Profittammo delle ore che ci erano concedute per visitare la c ttà e i dintornL La città non è bella. Ha strette e buie le strade, e, bisogna dirlo, abbastanza sudicie, come è di molte città marittime. In compenso il littorale è pittoresco assai, e gli aggiuPge vaghezza quel numero di barche da pescatori che solcano 1n tutti i sensi l'Ad rìatico, e che si distinguono a grande distanza dalle vele colorate in ,

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