Vita apologetica di Giuseppe Mazzini

40 Bibliotera. Patriottica fizi, acquistando convincimento che dal governo sardo l'Italia non avrebbe più bene; e rivolse altrove i pensieri e lo scopo del suo lavoro alla reazione ·rivoluzionaria r epubblicana. Però · p1·onto sempre ad agire o ve gli paresse giunta occasione propizia, e rapido a cog'ierne il momento per trascinare Garibaldi all'azione, nel fermento ehe pr.;corse .Ja vittoria di Monterotondo e l'<\norevole disfatta di Mentana, fece ogni sforzo per. spingere tutti gli aD?-ici della causa na11ionale a seguire il Generale e toccac·e il suolo di Roma, rivendieandola alla patria· italiana. .E non andò inascoltata la sna voce; ;ma quan~o nelle fllc dei volontari si ctiffase il procl~ma di Vittorio Emanuele, ed emissari segreti insi11uarono fra . essi che i francesi sbarcavano a Civitavecchia, e che la truppa italiana passava la frontiera pf(r rinnovare l' infami~ .d' Aspromonte, onde illu~i , sdegnati i combattenti in gr~n ·parte gittarono via Je armi abbandonando la lotta, sorse ancora, e più s~.nguinosa, la calunnia incolpando Mazzini di aver consigliato l 'abbandono delle armi a' suoi segooci. Dolorosa calunnia pib che altra mai, perchè una voce autorevole e fiera si alzava su tutte a confermarla: la voce di Garibaldi. . Ma Garibaldi era !stato jngannato; e nessuno volle o potè convincerlo che egli si p restava ad una abbiettis- ,,tissima calunnia: così ehe sentian+o il Generale ripeterla ancora con profonda amarezza dopo tanti anni pubblicamente. ' Ma è falso, dice pure il Glierzoni «io! l'avevo sentito . dir~ p 1Ù Volte questa cosa, e non l'ave'\'O mai creduta, ) anzi sapevo che non era vera». Ed anche il prode Elia scrive constargli il cont;-'ario che fosse da Mazzini ordinato quell'abbandono. » Le cause,- secondo 'il mio avviso ·«egli scrive,» che fecero ritornare alle lorc famiglie un numero sì forte di volontari furono diverse: ma due eb- "'

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