' . 38 Biblioteca Patriottica l l l r' quel nuovo pro .;ramma cooperò alla liberazione ~·d'Italia, l • 2enza forma definita di governo; pure la malvagità degli l uomini .e l'Ingratitudine dei beneficati, fomentarollo sif· fattamente le discoi1die, da p.romovere un giorno sotto le finestre di Garibal ·ii una di ~ostinazione, H cui. gt·ido , di - Mo1·te a Mazzini - dinota abbasta.nt:a i tristi maneggi eh~~ la crearono. G.arib~ldi dovette presentarsi al b.alcone, parlare · energie,amente al popol~, dirgli che Mazzini era proprio amico suo, si rispetta~se pe+• questo titolo e pel bene {:be aveva fatto e che (aéeva per l' Itctlia. Ma.zzini sofferse e ta.èque; finchè, avutosi r~entor·e che d~ T<?rino .si preparava una. spedizione per·Roma- , l~ milizie s<•rde - ottenuto il consenso cta Bonaparte - attraversarono rapidamente la Cattolica per inoltraJ~si a Napoli e fermarne le mosse. C~sì garantito e dife-so Na.. poleone )n ·Roma, la bandiera regia corr~parv~ a Napoli1 costrjngQndo Mazzini a fuggire nuovamente a Londra e Garibaldi a depot·J:')e la dittatura. Là attese imwediatamento a dar mano . ai lavori per · Re>ma e Vanezla, dettò per gli operai italjani i Doveri degli uomini, testamento magnifico di sapienza politica, sociale e morale, che sarà un giorno il catechismo dell'avvenìr•e e \~he si dovr8bbe a lott.are nelle scuole per ìnsegnarvi la sciel}.za delJa vita. Ma intanto il povero 1·\:~ ietto, fatto sordo, per rendere possibile l'unità itàllana, ai palpiti che' ~edicenne aveva provati, dinanzi at libero cielo e al libe.L·o mare, che aveva gridato ai poeti e ai preti del secolo la concordia , delle op.ere dinanzi al fine comune della naziune, ai potenti stranieri e nazionali che J>Otevano, volendo, redimerla tutta, che a veva operato j·n nome d'Italia . ·e di , Roma p el trono di Vittorio Emanuele, sbalzato da governi che lo temevano da una terra ad un'altra; era la3CJato mi:-;cr'o ed ornai obliato fuori di patria colla. COndanna di mprte ancora sul capo, e proclamato H peggior nemico d~Italia ! l ( l ' J 1
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