Vita apologetica di Giuseppe Mazzini

12 · Biblioteca Patriottica proprie convinzioni: piantando così coi primi scritti, la base del suo straordinario lavoro futuro. Ma letterato vero non fu nell'esclusivo senso della paroJa; poteva esserlo, se fosse nato in ter·ra libera, però che ne aveva l'animo l'ingegno e la volontà, e come lui pochi sentivano cosi altamente il ministero dell'arte; ma un dover santo di patria lo strappava a' suoi studi diletti, e fu certamente nello strappo crudele da questa sua passione: che ·'pronunziò quelle parole colle quali vi si decise - ~enza patr-1.a non c' è arte vera ! - aspettando ansiosamente dal tempo l'opportunità di mettersi corpo ed anima al- . l'azione. Il tempo non si fece aspettare ed egli lo colse al volo. Venne il 1830. l Simulando d.i rendersi inte~prete dei sentimenti delle ' l sue popolazioni, Francesco IV taceva mostra d7intendersela co} liberali; snpcedevano le giornate · del luglio in Francia, la S" izzera.,' H Belgio, la Spagn~, il Port.ogallo la Polonia erano in tumulto per le riforme · popolari, in Italia la società pol1ticQe1 prendevano sempre pilì vasto campò, conquistando per mezzo della letteratura romantica l gli animi déi giovani, tutto annunziava imminente .uno scoppio r·ivoluzionario. Mazzini e i suoi giovani amici, in questa lusinga, fondevano pallti per prepararsi al conflitLo. Ma nello stesso anno, tradito da una sua 'giovanile imprudenza, fu ~jnchiuso per sei mesi ne'l forte di Savona perchè, disse i'l Governatore diGenova, al Governo non an- , . davano a sangue i giovan·t: d'ingegno dei quall non si sal • peva che cosa pensassero; viceversa poi, il governo sardo arL·est:tva Mazzini perchè lo sapeva carbonaro. Uscito poscia di carcere gli venne jntimato di scegliersi per di· mora una piccola città dell'1nterno rinunciando a Genova Torino e al litorale ligure, oppu~~e esulare dall'Ita1ia per un tempo indt~termi nato, a seconda della sua condotta'e l della regia volontà, Mazzini, pieno di vita, desideroso di

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