Vita apologetica di Giuseppe Mazzini

lO Biblioteca Patriottica zando l'un contr-o ra\tro i camp!oni e tenendosi a vie di mezzo. Il classicismo non era più ada,Jto nè ai tempi, nè agli uomini; s'era invecch,iato per lungo lavoro di secoli, senza principii e senza sentimenti; per ciò resa indispensabile la sua morte pel trionfo di un'altra letteratura, consen- , • tanea aUo spirito nazionale e operante più· forte prestigio per mezzo di nuove intmagini e nuovì affetti. I vc,cchi scr·ittori d'allora appartenevano all'antica letteratura, perchè in essa educati e vissuti; i giovani, invece, appar· tenevano alla nuova; sicchè è facile immagi.narsi che tra l'una ·e l'altra si accese una ~attaglia di principio, di partto. La prima era - dirò così - m~derata, prendendo il nome 'dal còiore politico dei più illustri scrittori c,h'~ la seguivano; la seconda repubblicana, vuoi per le sue ·.dee ed aspirazioni, vuoi pel suo ministero libero e sociale che inaugurava, vuoi per le fiere persecuzioni usate dai governi contro d'essa a de' suoi seguaci per reprimerla appena n.ata. Insomma c per dire· un liberale » scriveva quel povero uomo di Silvio Pellico, « si dic.e 'ltn romantico: non si fa più differenza alcuna; e classico è divenuto sinonimo di spia, d'inquisitore » . , Ciò nel concetto popolare; e basta '.p er farsi un'idea chiar a della rivoluzione letteraria che precedeva e preparava la rivoluzione politica italiana . 1\iazzini, nato in tal p·driodo di transizione letteraria, impossibilitato all'azione diretta ed assoluta, perchè giovanissimo ancora e digiuno deU'inttma coiWsctm.za del capi del parti :.o lihera{e r-.zionario e delle opere loro non avendo pot uto farsi carbonaro che nel 1827, si sentì istintivamente attratto dalla nuova scuola letteraria; e mentre gli altr i non ardivan<;> francamente addimo~trare nè èolla p arola, nè colla penna, che il romanticismo era una lett ~ ratura avente uno scopo rivoluzionarj-o e unitario, per-

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