Ernesto Mezzabotta - Il 1848

8 l BIBLIOTECA PATRlOTfiOA altrove; ma la condotta degli avvenimenti~non vi si conviene. Quelli che muoiono per la patria sono ben più fortunati di quelli che devono pe1 vantaggio della patria sfruttare questi martirii. Garibaldi fece un moto. 1 , - E dèl resto - aggiunse Mazzini, chè il presidente di quella riunione era appunto l'apostolo genovese - a del resto verrà giorno in cui tutti pagheremo di persona; e questo giorno è vicinissimo. Proseguite, fratello. Il relatore seguitò: , - Il signor S...... che è entrato nell'ultima combinaziqne ministeriale francese, si è impegnato a spingere il re Luigi Filippo e il suo ministero alla proibizione dei banchetti patriottici. S... e gli amici di laggiù contano che questa misura odiosa spi'ngerà all'armi il popolo; del resto Lamartine, che in questo momento è popolarissimo, d:i- , chiara che se questo fatto si verifica egli è risoluto a sollevare Parigi. - Lama.-ane è dei nostri?.. - domandò con accento ~f · . tedesco pro~unziantìssimo un signore dai capelli bianchi e dall'aspetto grave, che fino allora non a-veva pronun ciato una parola. - Dio ce ne guardi! - esclamò vivamente Mazzin - Lamartine, quel verboso pallone di vento, ammesso ai nostri consigli!.. Egli sarebbe capace di venderei tutti pel piacere di trovare una bella frase. E poi. .. Gli altri tacquero, aspettando. - E poi - concluse Mazzini - è impossibile che io ' mi trovi in · pieno accordo coll'uomo che ha chiamato l'Italia la terra dei morti. , - · Nondimeno ce ne serviamo - osservò con tristezza Garibaldi.

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