Ernesto Mezzabotta - Il 1848

l 4-2 BIBLIOTECA. PATRIOTTICA Quando, per una notificazione del Gizzi, jn molti ~nimi lo scontento ei il dubbio annebbiarono le risorte speranze, · Ciceruacchio, il quale comprende col cuore Pio IX, rianimò tutti con applaudire lo stesso, e ripetere dappertutto che il pontefice non aspetta che un' occasione per l lanciarsi di nuovo nell'avvenire Quando a proposito degli Israeliti riarse il fermento, e per le vie della Regola e di Trastevere s' affissero cartellini eccitanti la plebe a reagire contro il pontefice, tosto Ciceruacchio comparve; ' ' ai. Conciape1li dipinse infamia che avrebbe macchiato j} loro nome, se contrastassero ai voleri di Pio; corse in Tra~tevere, chiamò in aiuto. i popolani più amati, tolse che questa inimicizia invadesse negli opifici; in sulle altezze di Tor-di-Quinto raccolse più di 2000 persone, e qnivi con altri generosi persuase i più r~nitenti stendessero la mano agli Ebrei , come fratelli ed amici, come sangue d'una medesima patria; e quindi la sera d0po 6000 popolani accorsero nella contrada israelitic&, s' abbracciarono tutti, e ogni rancore fu spento - opera santa del Ciceruacchio, del Favel a di Trastevere e del Mecoccetta ·della Regola, ottimi popolani che tradussero ' ' ln atti la carità del vangelo. Quando nacque il rumore f . a i cocchieri e gli Abruzzesi, il Cicerua.cchio affaccea ~ dossi per metter pace, quietò i coc(~hier1, tolse alla carc ~ re alcuni innocenti, e salv0 Roma un'altra volta ·da gravi tumulti. - « Quest'uomo, tutto devoto a Pio IX, alle nuove riforme ed alla causa italiana, non poteva non essere d~i retrogradi acerbamente odiato; e dovea cadere prima vittima, dicesi, nell'orrenda tragedia d.el 17 luglio. Ma ei s'~bbe, g noro il come, sentore del vasto congiuramento; ·un primo L

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