Ernesto Mezzabotta - Il 1848

\ 11 1848 35 imbrandite le spade, immobili studiar1o dove mortaln1ente appuntarle, prima d'ineominciar la battaglia. Quindi cor·Fe una sinistc·a voce; esser vicino il momento nel quale proromperebbono le ire; delle feste per l'amnistia, vol<3rsi g.iovare i nemici, onde in uno sforzo supremo, con un delitto che inorriàisca la terra., ma utile, fra cadaveri e dentro un mare di sangue S€1ppellir l'avvenire d' ftalia . « Lettere delle provincie avverti vano la reprntina scom· parsa di parecchi tra que' ribaldi, quasi tutti del far n· tino borgo, uomini d'infame celebrità, satelliti del gregoriano governo, ai quali debbonsi i sanguinosi vitupè1 i di For·lì e di Cesena. Costoro, forniti di armi e di oro straniero, a.nimosi nvl furto e nell'assassini 0, entravar o, si diceva, in Roma, alla spicciolata. Notavansi in Ct rie case clandest~ ni padam<:: n t.i; uomini di trista fama fur l visti ·in mezzo alla plebe, ignota mano assoldando i p1ù feroci del volgo; co' quali s'affratellava., pur dicesi, una par·te de' carabiniéri, alcuni per malvagio cuore, alcuni per ubbidire ai lor capi, che si giudicano guidatori q.ella vasta congiura. E i Romani temeat;t specialmente de' carabinieri a cavallo che stanno sulla piazz~ del Popolo, · ' ove s'apparecchiava la festa. Inoltre si vide negli atrii dei più sa·vi e più fervidi cittadini, simboli e crol·i dipinte in rosso sulle pareti, S maiuscole che possono d ~ re sterminatrici parole (1). Angeli della morte, avean segnato le vittime. « Dal quattordici vener1do al quindici più si seppe e si discoperse: esser stabilito il momento all'accendersi d'una gran macchina di fuochi artificiali; dove scagl.iarsi i primi colpi; come si dovessero barricare le Yie, guastare i Sf\ 1- (1) Co1ne saccheggio, sangue, ecc.

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