Ernesto Mezzabotta - Il 1848

IL 1848 11 - Beni~simo -· soggiunse Mazzini - e adesso riassutniamo. « Fratelli, il lavoro di molti anni, quel lavoro che ci è costato tanto sangue e tanti sacritizi, è sul punto di compiersi. Ancora tre mesi, e l'jncendio universale delle monarchie rischiarerà H trionfo della libertà. « Tutto è preparato così fortemente, che noi potremmo essere scoperti e traditi senza che questo ritardasse di un minuto lo scoppio dell'insurrezione. Noi non abbiamo . oramai a che fare con un governo ; tutta l'Europa è nelle '\ nostre mani. «Per conseguenza stabiliamo fin d'ora le nostre misure. Ecco la deliberazione che vi propongo: E scrisse rapidamente, leggendo a misura che scriveva: v « Nel nome di · Dio e del popolo » « I rappresentanti dei comitati rivoluzionari europei, riuniti a Londra ·sotto la presidenza di Giuseppe Mazzin,, risolvono che lo scoppio della rivoluzione universale debba essere stabilìta pvr gli ultimi giorni del mese di febbraio 1848. « ~n conseguenza i comitati rivoluzionari faranno il loro dovere, e ·si prepareranno a ric~vere il cenno definitivo. - Approvato!... esclamò a viva voce il comitato. E firmarono : Giuseppe Mazzini, Giuseppe Sini·baldi, Felice Orsini, per l'Italia; Felice Pyat, Blanqui per la Francia. Lodovico Kossuth per i' Ungheria; Ferdinando Lassalle per la Germattia e specialmente la Sassonia. Giorgio :Kiapka per la Transilvania e pei paesi dei Balcani.

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