Giuseppe Mazzini - Dal Papa al Concilio ; Dal Concilio a Dio

8 PREFAZIONE smo - col suo opportunismo, colle sue passioni individuali, col suo spirito d'indipendenza personale al cospetto della santa autorità del Fine, colla sua adorazione del fatto presente, colla preferenza accordata alla forza brutale sulle idee, col suo aspettare iniziativa e potenza da altri piuttosto che dal proprio dovere - non permetteva mai all'azione di completare un fat to, in armonia col principio da cui partiva e col fine che si prefiggeva. E all'occasione che un Concilio di Vescovi, raccolto in Roma nel 1870, decretava l'infallibilità del Papa, Mazzini scrisse l'eloquentissimo appello « Dal Concilio a Dio. » Quello scritto maraviglioso suscitò naturalmente una tempesta di maledizioni dalla Casta privilegiata, che se ne sentiva mortalmente colpita, e nel medesimo tempo destò l'ammirazione e un vivo desiderio d'esame ' della questione religiosa, nella categoria, più numerosa che non si creda, degli amici della Verità. « L'Epoca dell'Individuo, dice il nostro Maestro, è consunta; l'Epoca dell'Associazione comincia e sommergerà tra non molto - forse da Roma - il Privilegio dell'Uno e dei Pochi. >> RoMA, 1875.

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