Giuseppe Mazzini - Dal Papa al Concilio ; Dal Concilio a Dio

DAL CONCILIO A DIO 4o ehe la forza mantenga a voi una frazione di Stato - il dualismo del Potere spirituale e del temporale, rappresentato dal Papa e dalla monarchia. All'esosa idolatria provvederà Dio, sperditore di quanti idoli furono, sono e saranno : alla vostra misera negazione di ogni progresso provvede l'Umanità, che guarda, sorride e inoltra : al dualismo che .voi decretate perpetuo provvederà il Popolo, unica potenza crescente, che sente og·gimai la propria forza e non ha bisogno se non di questa per vincere. L'Epoca dell'ind1'viduo è consunta : l'Epoca dell'Associazione comincia a sommergere tra non molto - forse da Roma che profanate - monarchia e Papato ad un tempo. Ricordo incertamente, mentre scrivo, un breve poe:ma di Byron intitolato : Tenebra. Sulle rovine d'un mondo che perisce per gelo, due individui soli rimangono, condannati essi pure ma ostinati tuttavia a combattere, contro l'incalzante agonia. Brancolando fra ie tenebre, si riducono ambi intorno agli avanzi d'un fuoco morente e s'adoprano coll'ansia di chi cerca, non fosse che per un giorno , salute, a riacc0nderlo col soffio. Quando riescono :finalmente a suscitare un ultimo debole getto di fiamma, essi si guatano l'un l'altro e si ravvisano, con ira e terrore, nemici. Non so quale idea ispirasse a Byron quei versi; ma il mio pensiero corre, ricordandoli, involontariamen te a voi. Ultimi e condannati rappresentanti d'un mondo, il mondo del dualismo, che non ha più vita, voi, Papa e Re, smembraste, per meglio dominarla, l'Umanità in due. Sentendovi ambi incapaci d'unifi.carla e pur gelosi, per ambizione inefficace, l'un dell'altro, cercaste fondare tra i due disgiunti poteri un accordo impos-

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