Giuseppe Mazzini - Dal Papa al Concilio ; Dal Concilio a Dio

DAL PAPA AL CONClLIO d'una m1sswne, d'una direzione comune - una parola data all'umanità, uno stendardo innalzato in mezzo alle tribù della terra. « La religione è l'umanità. « Gli uomini hanno bisog·no di unità. Senza unità non è progresso possibile. V'è moto, ma non uniforme, non concentrato. V'è quindi a principio disordine: poi contrasto; finalmente anarchia. « Gli uomini non durano nell'anarchia. Quando sono )asciati ad essa, quando gl'ingegni che dirigono, non s'affrettano a spegnerla colla rivelazione dei principii morali, sottentra alla lotta lo s~etticismo, sottentra il materialismo, sottentra l'indifferenza a ogni cosa fuorché al proprio individuo. - Tra noi, crollate le credenze cattoliche davanti al progresso de' lumi e sotto i colpi del ridicolo, gli animi si rivolsero desiderosi , inquieti, alle riforme, a quante dottrine sembravano presagire un ordine nuovo da. sostituirsi all'antico di- ~trutto. Sventuratamente la tirannide, durando dominatrice, vietò le riforme; vietò che s'aprissero al po- ' polo nuove vie per raccogJiersi intorno a qualche cosa di positiV-o. Però, gli animi sconfortati, mancanti della nuova parola, perduta l'antica, si ricacciarono nelle superstizioni, o si addentrarono nel materialismo - ed oggi, v'è disarmonia tra le moltitudini, e la parte scelta della nazione; v'è diffidenza da un lato, indifferenza dall'altro. Però che il materialismo non è credenza, non ha fede, non ha credenza di meglio, non riconosce missione - vive in sè, da sè, con sè - guarda a' fatti e trascura i principii - è dottrina in'- dividuale, fredda, calcolatrice. Con siffatta dottrina non si creano i grandi popoli, perchè i grandi popoli sono

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