Giuseppe Mazzini - Dal Papa al Concilio ; Dal Concilio a Dio

16 GIUSEPPE MAZZIMI ··del pensiero divino, dall'anime: e ricusate, in nome d'una salvazione individuale da conquistarsi colle preghiere e la fede, d' affr·atellarvi coi grandi dolori collettivi colle sante battaglie, colle speranze emancipatrici degli uomini. Keplero, quando apriva da ogni lato all'Universo i campi dell'Infinito, sentiva Dio più di voi; Byron, tenuto dai vostri in conto di scettico, più di voi lo adorava, quando votava genio, ricchezza, esistenza alla rinascente libertà della Grecia. La vita è produzione, accrescimento al già fatto : e voi, da ornai cinque secoli combattete, scemando sempre di forze, per conse1·va1·e. Qua.ndo una religione non crea, non determina, non dirige azioni nè suscita potenza di sagri:ficio - quand'essa non collega in armonia i diversi rami dell' umana. attività- quando ecssa d'informare del proprio con- . cetto nuovi simboli e manifestazioni successive d'Arte, Scienza o vita civile - è r eligione morente. E a quel periodo di lenta agonia volge rapidamente, irrevocabilmente, la vostra. Voi potete anch'oggi, colle illusioni date dai vostri ministri o colle pompe dci vostri riti, raccogliervi intorno un numero considerevole d'uomini, che vi sono apparentemente devoti, e lo potrete, finch'essi dovranno sciegliere tra i ricordi d'una f~de che fu grande e feconda e le aride negazioni d'un brutale materialismo. Ma chiedete a quegli uomini di morire per la credenza che rappresentate e per voi; non troverete fra essi un martire; non lo trovaste quando noi sollevammo in Roma, di fronte alla vostra, una bandiera · · che portava scritta la parola dell'avvenire: DIO E IL PoPoLo, e decretammo- col voto di quei medesimi che il dì prima vi si dichiaravano credenti - Repubblica

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