Giuseppe Mazzini - Dal Papa al Concilio ; Dal Concilio a Dio

l PREFAZIONE Rinchiuso nel castello di Savona, nel 1830 un giovine di 25 anni pensava alla sua Italia. ·Quel giovine era Giuseppe Mazzini. L'Italia, di cui egli dalle inferriate della torre, non vedeva se non i contorni, il Mare e le Alpi, era schiava di sette Stati di spotici che la smembravano. E tuttavia nella soli tudine di quel carcere, egli meditò il concetto dell'Unità Repubblicana d'Italia, concetto che, fìno da ll'adolescenza, gli bolliva in core. Men te eminentemente sintetica, r isalì di grado in grado dagli effetti alle cause, e nella legge che domina l'Universo trovò che ogni par te del medesimo ha una funzione da esercitare, una missione da. compiere. Quindi, e:he cosa ·è la vita degli individui e dei corpi collettivi ?. E una missione ; la missione di contribuire, a seconda delle facoltà di ciascuno, alla ricerca e scoperta progressiva di un frammento della legge Morale, la di cui nozione e applicazione avvicina l'Umanità al Legislatore Supremo . 1 . ' Osservata questa verità, Mazzini chiese a se st~sso se l'Italia, schiava e smembrata da secoli, avesse tuttora in sè element i tali da renderla idonea in una missione attiva a benefizio delì' Umanità, o se ·pur fosse, a similitu~in e di tant i popoli dimenticati, destinata a. scendere gr adatamente nell'oblio: E la storia e i· sepolcri dei Padri nostri, int errogaLi da lui con mente potentissima e con immenso affetto, risposer:o, che l'Italia, già educatrice due · volte del mondo, aveva fra le nazioni il privilegio della r esurrezione.

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