Giuseppe Mazzini - Dal Papa al Concilio ; Dal Concilio a Dio

• 20 GIUSEPPE MAZZIN! quei che rappresentano e sviluppano un'idea nell:uma: nità; e il materialismo non produce, esclude anz1 ogm idea generale, prefiggendo a t utte cose l'inte1·esse per norma, nozione moltiforme? diversa in ogni individuo, mutabile dagli anni, dalle circostanze, dagli accidenti del clima, e dall~ altre cause fisiche. Le conseguenze di questo stato in Italia sono evidentissime a tutti. « Non v'è moto nelle lettere, nelle scienze, nelle • arti, nella filosofia, nel diritto. Non v'è moto, se non di reazione, nella politica. Non lettere, uomini conosciuti per dottrine servili in politica predicano libertà del'l'ingegno, ind ipendenza dalle regole, emancipazione del genio poetico, serbandosi poi il diritto di condur l'intelletto tra le rovine del medio evo, o nei delirii del misticismo: ed uomini che amano la libertà, e lo sviluppo progressivo del r eggimento ci vile, negano il moto, e lo sviluppo progressivo alle lettere, confinandole in certi codici, antiquati come il papato, senza avvedersi che l'intelletto umano non può scindersi a due metà, camminare coll' una, e starsi coll'altra. - La storia è collezione di fat-ti, e non più: abbellimento, sovente peso alla memoria, non r ivelatrice della sapienza, non gu ida al futuro, perchè dove non mettiate prominenti i fatti d' un certo ordine, dove non li esponiate in modo che rivelino un'idea, dove non desumiate dai fatti una legge morale, cosa può insegnarvi un fatto che un altro fatto non ismentisca domani? qual altra tendenza può darvi la storia se non la funestissima all'incertezza? F ilosofia nt>n esiste, alcune osservazion-i di fatto, alcune ricerche intorno al modo col quale si pro· ducono certi fenomeni psicologici; ma scienza di cause non v'è: leggi primarie dell'intelletto non sono. - Moto

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