Luigi Carlo Farini - Al signor Guglielmo Gladstone

t7 Prussia, con quanto studio egli sia~i adoperato per impedire che, a cagione di Neufchatel, nascesse una lotta, della quale, se l'ambizione lo avesse mosso, avrebbe potuto giovarsi. Sa la Danimarca, che i consigli della Francia sono pacifici, e la Germania sa che non sarà colpa dell' imperatore Napoleone sè la questione dei Ducati metta a pericolo la pace. Nè ignora l'Inghilterra, come riguardo ai Principati Danubiani, non sia Napoleone che dopo il Congresso di Parigi abbia mutato consiglio, nè chiarita una ostinazione, di cui si fanno belle l' Austria che non trattò la guerra, e la Turchia, a beneficio della quale fu trattata. E per venire alle cose d'Italia, chi ignora, come il Governo francese abbia sì raccomandate ai governi alcune riforme richieste dalla ragione dei tempi , ma siasi astenuto da ogni dimostrazione e pratica che potesse sollevare le passioni, o '.dare speranza di grandi novità~ Chi ignora che a Roma procede così longanime col Governo, e così circospetto co' popoli, che questi hanno oramai perduta anche la speranza di acquistare que' pochi beni civili, de' quali la lettera ad Edgardo Ney, e le discussioni del Congresso di . Parigi parevano fare sicurtà? Chi non sa, come Napoleone Ili sia stato a Napoli più moderato del Governo inglese, quasi per torre ogni dubbio che nell ' animo suo, oltre le ragioni della umanità e 2

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