Luigi Carlo Farini - Al signor Guglielmo Gladstone

.f.6 tura, che avendolo preso a sospetto di preparare conquisti e mutamenti di territorio, siensi posti in sulle difese, o si dubiterà, che avendo essi pigliate deliberazioni e fatti disegni contrari a quelli della Francia, siensi voluti sicurare con patto di vicendevole aiuto contra il suo possente risentimento. Ma in qual ragione o pretesto si fonderebbe il timore che l'Imperatore di Francia voglia scendere in Italia a conquistare stati o ad aiutare con in~ · tervenzioni più omeno dirette chi, violando i trattati, turbasse la pace? Napoleone III ha dato alle Potenze tali e tante guarentigie di prudenza e di moderanza, che la opinione universale lo assolve da ogni sospetto di ambizione conquistatrice e di turbolento umore! Sa infatti la Russia che se egli seppe condun·e la guerra con vigore, seppe pure volere la pace con lealtà: sa la Francia, che se alla guerra fu pronto per ragioni di equilibrio europeo e per restituirla in altissimo onore fra le grandi Nazioni, ei non volle continuarne a spendere il danaro ed il sangue per conquistare la parte settentrionale di Sebastopoli o per appagare le voglie altrui. Sa ognuno, come egli si facesse coscienza di ordinare lo sgombro dell'Impero ottomano, allo spirare del termine convenuto, senza mendicare pretesti, come fece l'Austria, per continuare la sua occupazione nei Principati. Sa la

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