Tommaso Zauli Sajani - Il trionfo della grazia

60 Un guardo saettandogli :-"chi sei, Gridò, chi sei che Cristiano ardisci Dell'Arabo romito entrar Ja grotta, E le sacre turbarg!i ore solinghe ?" -' 'Pace, Assan, pace.-rispondea con voce Soave e piana il Cavaliero--lo vengo J\lessaggero di Dio, vengo dal tempio Di cui guerrier son fallo, e dove sciolsi Sul gran Sepo lcro un voto ;.. io sono Ulri co." Come quercia che agF impeli dei vento Piega le ann tJse braccia e tutta muove Le chioma, Assano a quel funesto nome Per le membra tremò. D'ira implaca ta, Di ricordanze e di sospeLLi atroci Un cumulo l' assalse. In fieri accenti Su lui prorr?mper volle, ma la voce, Quasi va por che rugge in sen del mon le Pria ch.e in fiamme divampi, gli fremca Entro i precordi , e i bi echi occhi sanguigni ~f.e tteano il lampo che precorre d tuono. Ah, dov e, e .quando, e perchè mai del Cielo L' imperscrutabil volontà, poi tanti Anni e vicende, l'un de1l' altro in fronte Pon due nemici che veduti appena S' cran da ]ungi tra i] furor dell' armi? Ulr ico! Ei stesso si nomò. Ma come Raffigurarlo ? Aimè! più non par quelJo,

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