Tommaso Zauli Sajani - Il trionfo della grazia

61 Quello non pare che dicean le genti Somigliante all' Arcangelo neH' ora Che del gran nunzio salutò Maria. Porta or grave e di solchi addolorato 11 volto, che di Siria ai soli adusti Si colorò nel bronzo; e sol più viva Dall'azzurra pupilla esce una luce Di sacrificio, che la sua rammenta Nella speranza gioventù perduta. -"Oh generoso iover che mi rendesti La mia dilelta co11a morte in seno I Vieni forse a raccor de11a nefanda Opera il prezzo, ad oltraggiar del padre J..a miseria c il dolor? Sovra il caduto, Col petto tronfio del bugiardo segno, Vieni tu forse a superbir ?.. Non dunque !li valse di celarmi in questo cieco Antro, ove mai di vivi orma non giunse, Chè lìn quì mi persegui ?...Ahi, la fortuna Neppur quel brando mi lasciò...Nel petto Renderti adess·o il traditor tuo dono... I ~~a che, de' velenosi occhi che guardi Intl)rno ?...che ricerchi ?... Empio, vorrai Anche una pietra attossicar?.. paventa; Col furor della belva io la difendo." -' 'Deb, quel avei dov'è-contro l'irato Dicea pietoso Ulrico,-ov' è quel marmo, Che alto d'amore un olocausto aspelta?

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