Tommaso Zauli Sajani - Il trionfo della grazia

58 In un• lri d'amor, lontan lontano, Cinta di vividissimi splendori, E assai più bella la sua bella figlia ! In atto di pietà tenea su lui Prono lo sguardo : della destra ergeva Uua palma, e ]a manca lievemente Serrava al pelto un brando,- il brando istesso Douo d' Ulrico ; e l'elsa e la sua gemma Le rifulgcan sul cor, tante piovendo lnliuo agli occhi suoi liste di raggi Che sostcnerle ei non polea. La fronte China un istante onde raccor novella Virtude, la rialza, e fatta vede Più remota la figlia e più luce nte, Che ver lui fiammeggiava uHimo un guardo Fra un sorriso e uoa lagrima !-ed in quella Clte in mezzo ai lamp i ella spar1, dall'alto Una voce discese, e come tuono Che in echi rimbombanti si prolunga, Hipetè per lo speco :- "Una menzog·na, Una menzogna, una menzogna è il tuo P rofela."-Si riscosse, di repente Dritto levato ribalzò sull' ossa, E bieco intorno riguardando stelle Lungamente tra attonito e confuso. Tacea lo speco, e da' suoi fori entrava Placido il lume dell'aurora. Un sogno•.• Fu dunque un sogno I Si toccò la fronte ; Poscia col peso delle sciolte membra Cupo-gemente ripiombò sul sasso. ---·-----------~------.: l

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