Tommaso Zauli Sajani - Il trionfo della grazia

51 ------------- - -' 'Scendi forse, o dilétta , al mesto padre, Scendi dall ' infinito albero d' oro, Dove mutata in bianco augell o, a' piedi Del 1frono eterno, e al gran Profeta accanto, Aspetti il dì che raccorrai da questa P i etra, la L ella tua candi da vesle? lo la guardo, io la veglio, e quando i due A ngioli neri chiameranmi, spero Vestir le piume dell' angcl che scioglie Jl canto all ' ombra de' sepolcri. Lenta E somigliante ai secoli trapassa L'ora dinnanzi al mio speco, pur cade ~el sen d: etr.rnita, come la goccia Dentro l' immenso mare. Il giorno ignoto Anche al Profeta, il gran giorno de' morti Risuscitanti alfin verrà. ~ ... ra i lauri Dell ' [rem sempi-terno a noi promessi, Insieme al! or batterem .l'ali, allora..." Ma seguitar chi _mai potrebbe il volo D'araba mente cui commove un grande AfTetto, e i dì della seconda vita Dentro la calda fantasia rivolge? Di pensiero in pensier, grave la fronte A poco a poco ei reclinò sull' orlo Del sasso; e quando, nel sorriso estremo D' Espero che Je molli onde consola, M essaggere deH ' alba uscian dal mare L'aure dipinte delle prime rose, Nel lieve sonno mattutin vedea 8.

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